L'IMMAGINE RADIOLOGICA

La radiologia è la disciplina che si occupa della produzione e dell’interpretazione di immagini radiologiche. La tecnica si basa sull’interazione tra un fascio di fotoni ( raggi X) e la materia interposta tra una sorgente a un recettore. Gli atomi di tale corpo interferente impediscono al fotone di raggiungere il recettore, che quindi riprodurrà un’immagine fedele del corpo in negativo, essendo impressi sulla pellicola i fotoni che invece non vengono assorbiti.

La radiografia è ampiamente utilizzata in campo medico ma trova applicazioni anche in ambito industriale, artistico e archeologico ad esempio nei controlli non distruttivi dei materiali. In campo medico, uno degli esami più comuni è lo studio dell’apparato scheletrico che grazie alla sua densità appare molto chiaro nell’immagine permettendo, ad esempio in ortopedia, la diagnosi di fratture delle ossa.

Le immagini radiologiche si ottengono sfruttando la diversa capacitò di assorbimento dei tessuti.

L’intensità dei raggi X è raccolta all’uscita del mezzo da radiografare e l’informazione è immagazzinata su una lastra fotografica in grado di annerirsi proporzionalmente all’intensità della radiazione assorbita. Il contrasto dell’immagine dipende dal numero atomico dei tessuti da radiografare e dall’ energia del fascio. 

E’ su questo parametro che si può intervenire per ottimizzare l’informazione diagnostica.

Le ossa, costituite principalmente da calcio (Z=20), sono oggetti facilmente radiografabili essendo i tessuti circostanti costituiti principalmente da acqua (Z=10).